di Redazione

«E’ partita la seconda fase del progetto finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 2 “infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”, quella abitativa. Il progetto ha coinvolto sei beneficiari selezionati dai Servizi Sociali dell’Ambito Territoriale Sociale di Venafro – come comunica il Presidente Angelamaria Tommasone –  i quali sono stati inseriti in percorsi strutturati per promuovere l’autonomia e rispondere in maniera efficace e sostenibile ai bisogni delle persone con disabilità, attraverso approcci personalizzati, integrativi e innovativi. Per i sei beneficiari – continua la  Tommasone –  sono stati previsti dei tirocini lavorativi che alcuni di loro hanno già terminato con ottimi risultati e altri stanno ancora svolgendo con impegno e costanza. Sono stati attivati corsi di formazione, valutati e studiati in base alle attitudini personali di ciascuno. Quattro beneficiari sono stati orientati al corso online EIPASS Basic, finalizzato a promuovere l’alfabetizzazione digitale e lo sviluppo delle competenze di base nell’utilizzo degli strumenti ICT, gli altri due beneficiari sono stati orientati al corso di lingua inglese di primo livello, al fine di favorire l’apprendimento linguistico di base. Per lo svolgimento dei percorsi formativi sono stati forniti ai beneficiari appositi tablet per favorire la partecipazione al corso. Fase non di minore importanza e impatto sulla qualità della vita di queste persone con disabilità è l’esperienza abitativa, elemento di rilevanza del progetto, attraverso la permanenza in un’abitazione dedicata e rappresenta una condizione fondamentale per il potenziamento delle competenze personali, relazionali e funzionali. Dopo l’inaugurazione dell’appartamento di via Quinto Orazio Flacco in data 25 luglio alla presenza anche delle istituzioni, è partita mercoledì la fase abitativa del progetto. Sono stati organizzati turni di accessibilità, i beneficiari possono usufruire della struttura sia di mattina che di pomeriggio e a tal proposito è stato redatto un calendario con il quale viene regolato l’accesso all’immobile e le attività quotidiane da svolgere. I ragazzi sono seguiti da personale qualificato che ha il compito di supportarli e aiutarli nella gestione della quotidianità e nell’interazione con l’ambiente sociale. Due dei sei beneficiari – conclude il Presidente Tommasone – stanno già affrontando questa nuova esperienza con entusiasmo e con la voglia di chi non si arrende di fronte alle difficoltà della vita, imparando ad essere più autonomi nel gestire la casa e le proprie esigenze. Sono state proposte loro tantissime attività e già dai primi giorni si sta notando una piena partecipazione e voglia di conoscere e imparare cose nuove. Nei prossimi giorni affronteranno questa nuova esperienza anche gli altri ragazzi felici di iniziare questo nuovo percorso di vita.»

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