Il tema delle assunzioni presso gli enti pubblici è da sempre oggetto di dibattito e attenzione da parte dell’opinione pubblica, specialmente quando emergono sospetti di favoritismi e mancanza di trasparenza. La recente vicenda che ha coinvolto il Consorzio di Bonifica di Venafro getta una luce inquietante su pratiche che potrebbero minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

In particolare, i dubbi gia’ sollevati all’epoca ,riguardavano la legittimità di un’assunzione a tempo indeterminato effettuata senza alcuna evidenza pubblica. A destare preoccupazioni fu il caso di un tecnico incentivato a lasciare il proprio posto di lavoro, alcuni mesi prima dell’assunzione del figlio di Stefania Passarelli, già sindaco di Pozzilli -membro del consorzio di Bonifica di Venafro e attualmente vicepresidente del consiglio regionale del Molise che venne assunto senza che fosse bandito alcun concorso pubblico .Questo scenario ha portato ad interrogativi legittimi da parte della nostra testata giornalistica e dei lettori, in attesa delle pronunce della Procura della Repubblica di Isernia su quanto avvenuto.

È opportuno sottolineare, tuttavia, come oggi le decisioni oggetto dei nostri dubbi ,non siano state approvate da tutti i componenti dell’esecutivo… diremo, finalmente! Infatti due membri su cinque dell’esecutivo del Consorzio non hanno partecipato al voto. Nella delibera allegata, si evince tale circostanza oltre l’assegnazione di mansioni superiori e della nuova qualifica professionale al figlio di Stefania Passarelli, assunto all’epoca a tempo indeterminato e a chiamata diretta senza evidenza pubblica.( Il Futuro Quotidiano | L’ANAC CONTESTA AL CONSORZIO DI BONIFICA DELLA PIANA DI VENAFRO LA MODALITA’ DELL’ASSUNZIONE DEL FIGLIO DEL CONSIGLIERE REGIONALE PASSARELLI )

La mancata partecipazione al voto dei due componenti dell’esecutivo rappresenta sicuramente un segnale positivo.

Tuttavia l’opportunita’, prima dell’assunzione e ora dell’avanzamento di carriera alla luce degli stretti rapporti di parentela con una personalità istituzionale, richiede una riflessione profonda. È fondamentale che le istituzioni ripristinino la fiducia dei cittadini attraverso procedimenti di assunzione che garantiscano a tutti le stesse opportunità valorizzando così merito e competenze rispetto alle relazioni personali. Solo così si potrà costruire un futuro migliore per il Consorzio di Bonifica, per i suoi dipendenti, per noi tutti.
Chissà, osiamo immaginare a breve, il ruolo di direttore generale?…oppure ,essendo il consorzio di Bonifica un ente sotto il controllo della Regione Molise (si avete letto bene), con una semplice mobilità interna ce lo ritroveremo al vertice di qualche agenzia regionale e/o ente sub regionale? Oppure, <<addirittura direbbe qualcuno>> al vertice della regione Molise stessa?
Si tratta di interrogativi che meritano risposte chiare ed inequivocabili al fine di restituire alla pubblica amministrazione quella credibilità necessaria.
In un ente pubblico non dovrebbe essere possibile fare assunzioni a tempo indeterminato senza alcuna evidenza pubblica, ne avanzamenti di carriera senza meccanismi interni di tipo selettivo.

Redazione

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