di Redazione

«La retta per il ricovero di malati di Alzheimer o di demenza in strutture per anziani con prestazioni di natura sanitaria e assistenziale è a carico del Sistema Sanitario Pubblico.
Questo il principio affermato dalla Cassazione sul presupposto che “l’attività prestata in favore di soggetto gravemente affetto da morbo di Alzheimer ricoverato in istituto di cura è qualificabile come attività sanitaria, quindi di competenza degli enti locali e/o della Regione, ai sensi dell’art. 30 della legge n. 730 del 1983, non essendo possibile determinare le quote di natura sanitaria e detrarle da quelle di natura assistenziale, stante la loro stretta correlazione, con netta prevalenza delle prime sulle seconde, in quanto comunque dirette, anche ex art. 1 D.P.C.M. 8 agosto 1985, alla tutela della salute del cittadino”». In un suo post l’Avvocato Vincenzo Iacovino chiarisce alcuni aspetti su un argomento importante dal punto di vista sanitario e soprattutto sociale. «La necessità di assistenza specifica e continua da parte di personale specializzato e la somministrazione continuativa di cure specifiche in relazione all’evolversi della malattia dimostra che le prestazioni assistenziali prestate dalla struttura di ricovero sono strettamente connesse a quelle sanitarie, dovendo pertanto essere poste a carico del servizio sanitario.
Non è necessaria la sussistenza di prestazioni ad elevata integrazione sanitaria, essendo sufficiente che alla persona affetta da Alzheimer o demenza senile, siano erogate prestazioni sanitarie strettamente connesse a quelle assistenziali.
In applicazione del suddetto criterio, rileva qui evidenziare che, in modo inversamente proporzionale all’ampliamento della quota di competenza del SSN, si riduce fino a zero quella a carico del paziente e, quindi, conseguentemente quella del Comune di residenza tenuto ad integrare la retta.
In conclusione – scrive ancora Iacovino – la struttura sanitaria non solo nono potrà recuperare le quote ritenute a carico del paziente ma dovrà restituire sia al paziente che al comune la retta indebitamente pagata che va diversamene addebitata al sistema sanitario.»
Vincenzo Iacovino
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