di Redazione

A Pescopennataro, questa sera, giovedi 21 agosto, l’incontro pubblico dal titolo “La Sanità nelle aree interne: quale futuro per l’Alto Molise”, un momento annunciato come occasione di confronto e riflessione sul futuro dei servizi sanitari in una delle zone più marginalizzate del Molise. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di cittadini, amministratori e operatori del settore, preoccupati dal progressivo svuotamento dei presidi sanitari locali e dal rischio di un definitivo abbandono delle aree interne. Tuttavia, non sono mancate le polemiche. Tra le voci critiche, si distingue quella di Emilio Izzo, storico attivista e portavoce di battaglie civili per il diritto alla salute pubblica, che ha espresso perplessità sulla reale apertura dell’incontro: “Incontri definiti pubblici, senza un contraddittorio con chi lotta per un giusto sistema sanitario pubblico, credo che tradisca le aspettative e le attese dei cittadini”, ha dichiarato. “Per questo motivo, anche se non invitato, sarò presente con le mie idee costruttive di lotta sociale.”  Izzo, noto per la sua presenza attiva in vertenze cruciali sul territorio molisano, sottolinea come momenti di discussione sul futuro della sanità debbano necessariamente includere le voci del dissenso e del confronto diretto con chi, quotidianamente, denuncia le criticità del sistema sanitario regionale. La sanità nelle aree interne, specie in Alto Molise, vive infatti una situazione di profondo disagio: carenza di personale, chiusura di reparti, difficoltà di accesso ai servizi di base. In questo contesto, ogni occasione di dialogo dovrebbe rappresentare un’opportunità concreta di ascolto e progettazione condivisa.

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