di Redazione
Oggi lunedì 4 agosto alle ore 18.30 presso la chiesa dei SS: Caterina e Simeone in Venafro, la messa di suffragio per il giornalista molisano Domenico Bertoni, stroncato da un malore a 50 anni. Per anni aveva diretto Tvi Molise, diventandone la figura di riferimento. Attualmente era direttore dell’l’emittente Trsp, continuando a raccontare il territorio con passione, aveva ricoperto anche ruoli istituzionali nell’Ordine dei Giornalisti del Molise di cui è stato vicepresidente, oltre che alla presidenza del Consiglio regionale, esperienza che lo aveva avvicinato ulteriormente ai temi della comunicazione e della politica locale. Molti sono i giovani che hanno beneficiato della sua esperienza e del suo entusiasmo, poi iscritti all’Albo dei giornalisti, dove si è fortemente impegnato nella promozione della formazione, per il rispetto della deontologia professionale. Di Bertoni resta il suo carattere franco e il rapporto diretto e sincero che stabiliva con gli interlocutori, nella professione come nella vita – odiava le mezze misure, – e del giornalismo aveva una caratteristica d’altri tempi: se c’è da stare sul pezzo per 24 ore di fila, si sta al lavoro per 24 ore di fila. I colleghi giornalisti lo ricordano come una persona a modo, di una gentilezza rara, riservato ma presente, un grande professionista ma soprattutto un uomo altruista, attento e sincero e per questo oggi fa male vedere l’ipocrisia scorrere sui social, perché in vita pochi hanno lottato per lui, quando ne aveva bisogno, oggi si spendono belle parole da chi non ne avrebbe diritto e ciò solo per apparire agli occhi degli altri come brave persone, quell’apparire che non apparteneva a Domenico, perché lui ha sempre odiato l’ipocrisia e la falsità.






























