di Redazione

Larino apre le porte alla Fiera d’Ottobre in versione interregionale, cinque regioni da Emilia‑Romagna a Sicilia convergono in Molise per presentare esperienze, prodotti e contaminazioni.  Per la prima volta nella sua lunga storia — che risale all’epoca romana e ha mantenuto continuità fino ai giorni nostri — la Fiera d’Ottobre di Larino assume una dimensione interregionale. Dal 10 al 12 ottobre 2025, la città molisana accoglierà espositori e delegazioni provenienti da cinque regioni italiane, affrontando una sfida ambiziosa: diventare un crocevia di saperi, prodotti e innovazione nel settore agroalimentare. L’inaugurazione ufficiale è prevista venerdì mattina, alle ore 10.00 presso il polo fieristico. Tra gli ospiti, il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo. Negli ultimi anni, l’amministrazione locale ha orientato la manifestazione verso un profilo specialistico, puntando sull’agroalimentare come elemento di identità e attrazione. Come ha detto il sindaco Puchetti durante la conferenza stampa, «negli ultimi anni abbiamo dato alla Fiera un taglio specialistico sull’agroalimentare. La Fiera d’Ottobre sarà un momento importante per fare informazione alle imprese». Il presidente della Camera di Commercio del Molise, Paolo Spina, ha ribadito l’importanza del sostegno istituzionale: «La Camera di Commercio ha il dovere di supportare questa iniziativa perché ci sono notevoli vantaggi economici per le imprese». Questa impostazione può rappresentare una risposta strategica alla difficoltà che molte fiere italiane stanno attraversando: non basta replicare modelli tradizionali, serve innovare la formula per attrarre cluster settoriali e territori più lontani.

 

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