di Redazione
Nelle ultimissime battute del primo mandato Puchetti, e durante tutta l’ultima campagna elettorale 2023, si è notato un certo impegno nel risolvere, in parte, alcuni problemi relativi alla viabilità di alcune strade rurali, con il rifacimento di tratti di asfalto o interventi con materiale stabilizzante. Poi, il nulla. Eppure, tante sono state le promesse in merito. “Intercettando nuovi fondi e perseguendo nella politica virtuosa dell’avanzo di amministrazione che ha caratterizzato questi cinque anni, continueremo anche ad asfaltare quelle strade il cui manto bituminoso è ormai deteriorato”, così recitava uno degli slogan “Cosa vogliamo fare”. Ma a parlare non sono solo i fatti – basti guardare le strade rurali che avrebbero bisogno di manutenzione – ma anche i cittadini che abitano in alcune contrade e che ogni giorno sono costretti a fare la gincana tra fossi e rialzi di un manto stradale dissestato. Si aggiunga che alcune contrade sono anche servite dal trasporto scolastico comunale. Oltre alla sicurezza che non viene garantita, bisogna sottolineare che in alcune zone insistono aziende agricole, e i disagi aumentano in caso di trasporti con macchinari agricoli o mezzi pesanti. Miglioramento della viabilità non vuol dire colmare una buca o rifare un pezzo di asfalto, ma risolvere le criticità che portano sempre agli stessi disagi, come in quei tratti di strada soggetti, da sempre, a frane o avvallamenti. Nonostante le sollecitazioni del gruppo di minoranza e quelle dei cittadini ormai esasperati, l’amministrazione di maggioranza continua nella sua inerzia. Esiste qualche progetto, è prevista una programmazione in merito, o bisogna aspettare le prossime elezioni per utilizzare la questione come mezzo di propaganda? Viste le promesse e il virtuosismo dell’amministrazione, possibile che non si trovi un modo per “sistemare” anche le strade?






























