Paola Matteo, chi era costei? direbbe un don Abbondio molisano.
Ed è proprio su questo nome che ci sarebbe l’ennesima spaccatura della maggioranza di Donato Toma.
Paola Matteo, consigliera prima dei non eletti di Orgoglio Molise del gruppo Patriciello, è una dei quattro consiglieri supplenti che la riforma della legge elettorale portata avanti dalla maggioranza ha lasciato a casa ad aprile 2020.
Dopo aver passato due anni fuori dai giochi, la pupilla di Patriciello prova a rientrare con la nomina di Garante dei diritti della persona. Ruolo ad oggi ricoperto da Leontina Lanciano eletta dal Consiglio regionale in epoca Frattura nel 2017 ed oggi, pare, sostenuta dai 5stelle.

Secondo indiscrezioni, la nomina della Matteo, in lizza con gli altri concorrenti quali l’avvocato Cecanese (già candidato alle regionali 2018 e terzo eletto di FDI dopo Pallante e Di Sandro) e l’ex questore di Campobasso Raffaele Pagano.
A scontrarsi con questa pax momentanea tra Toma e Aldo ci sarebbe il cognato dell’eurodeputato: il vice presidente della Giunta regionale Vincenzo Cotugno.

Da amici inseparabili con Matteo e consorte, pare che il cognato illustre non ne voglia proprio sapere della nomina di Paola Matteo a Garante della persona. Anche perché, sembrerebbe, la professoressa prestata alla politica non avrebbe i titoli.
Ad opporsi ci sarebbe pure Armandino D’Egidio che, come avviene a scadenza naturale di ogni nomina, prende le distanze da Toma per poi giocarsi la partita di riavvicinamento piazzando qualche suo pezzo in cambio di un rientro dei dissapori.

Ad oggi sembra che Toma non abbia ancora alzato la cornetta per telefonare a D’Egidio e contrattare. E D’egidio resta in attesa con il suo broncio sapendo che presto passerà.
Ormai dopo quattro anni di giochetti del tira e molla, le dinamiche della maggioranza sono sempre le stesse.

Non resta che vedere se il buon Aldo riuscirà a ricucire con il cognato (a cui nel frattempo è stata comunicata la mancata candidatura per la prossima competizione direttamente da interviste mediatiche) per dare un contentino alla Matteo che intanto pare si riprepara alla competizione elettorale del 2023. Sempre in quota Patriciello, ovviamente.






























