L’idea di una Rete Ictus efficiente è fondamentale per garantire cure rapide in caso di ictus, ma ciò che emerge dal modello attuato in Molise offre moniti che suonano come campanelli d’allarme anche per Carabellese.

In Molise, con il decreto commissariale n. 100/2025 è stata approvata una nuova Rete Ictus che integra strutture pubbliche e private: il Cardarelli di Campobasso sarà hub per gli ictus ischemici, mentre il Neuromed di Pozzilli si occuperà degli ictus emorragici e assicurerà assistenza h24, 7 giorni su 7.

Tuttavia, non mancano critiche: opposizioni politiche e consiglieri regionali denunciano che il decreto di fatto smantella servizi pubblici — in particolare, il reparto di Neurologia del Cardarelli — e affermano che decisioni sarebbero state prese senza adeguato coinvolgimento degli operatori sanitari.

Un caso concreto ha acceso la polemica: nel marzo scorso, un paziente di 45 anni con sospetto ictus emorragico è stato trasportato prima a Isernia, poi trasferito al Cardarelli per trombolisi, infine al Neuromed per neurochirurgia, ma con un ritardo che potrebbe essere stato fatale.

Tra le preoccupazioni principali ci sono:

  • incertezza sui protocolli operativi e sui tempi reali con cui verranno attivate le prestazioni specialistiche;

  • il rischio che la collaborazione con strutture private diventi permanente, limitando lo sviluppo delle strutture pubbliche;

  • possibili costi aggiuntivi per la sanità regionale e per i cittadini, se la gestione di alcune prestazioni private non sarà adeguatamente regolata e trasparente.

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Rete Ictus per Carabellese sistema che non funziona TG NEWS MOLISE DEL 22-09-25 – TRSP – – YouTube

Redazione

 

 

 

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