di Redazione

San Pietro Infine, antico borgo simbolo di resistenza e di sofferenza, ha ospitato nei giorni scorsi un evento che ha saputo fondere arte, storia e memoria in un’unica, straordinaria emozione.
“Le Strade della Memoria”, rievocazione storica itinerante tra le rovine del paese vecchio, ha trasformato il Parco della Memoria in un autentico palcoscenico a cielo aperto. Attori straordinari, attraverso monologhi intensi e carichi di pathos, hanno ridato voce a uomini e donne del passato, raccontando vite spezzate, sogni infranti e un’umanità capace di risorgere dalle macerie. In uno scenario mozzafiato, dove la natura si è riappropriata delle antiche pietre, il teatro è diventato strumento di memoria e rinascita. Il pubblico, accompagnato lungo un percorso emozionale, ha potuto vivere la storia sulla propria pelle, tra le pietre ferite e il cielo aperto che sembrava custodire ogni parola sussurrata nel vento. L’evento si è concluso con il concerto del tenore Francesco Malapena, affiancato da Felice Tenneriello e dal pianista Giancarlo Vorzitelli: un inno alla speranza e alla resilienza. In un’epoca che spesso dimentica, San Pietro Infine ha ricordato. Con dignità, con passione, con l’arte.

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