di Redazione

L’idea la descrive il Responsabile  del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Molise, Giovanni Muccio. « Il Molise continua a essere una delle regioni più colpite dal fenomeno dello spopolamento, che non riguarda soltanto i giovani in cerca di opportunità lavorative altrove, ma sempre più spesso anche i loro genitori, che li seguono per ragioni familiari o di supporto. Interi borghi si svuotano, i servizi chiudono, le comunità invecchiano e si frammentano. In questo contesto, il Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Molise avanza una proposta di progetto sperimentale pilota a valenza nazionale, da sottoporre alla Funzione Pubblica e all’ARAN, con l’obiettivo di esplorare e incentivare il rientro in Molise dei cittadini attualmente impiegati nella Pubblica Amministrazione fuori regione, in particolare lavoratori over 45, attraverso forme flessibili e strutturate di lavoro agile (smart working). Il progetto prevede l’attivazione di un tavolo tecnico interistituzionale, che coinvolga: Regione Molise – ISTAT – ARAN – Università degli Studi del Molise – Dipartimento della Funzione Pubblica. Tale tavolo avrà il compito di coordinare: una ricognizione approfondita dei lavoratori pubblici molisani over 45 oggi fuori regione; la raccolta delle disponibilità al rientro tramite smart working; la definizione dei criteri organizzativi, giuridici e tecnici per una sperimentazione estesa a tutto il territorio regionale, in quanto integralmente coinvolto dal fenomeno dello spopolamento. A sostegno dell’iniziativa – continua Muccio – si propone la redazione di un regolamento quadro regionale che disciplini le modalità della sperimentazione, prevedendo anche incentivi logistici (ad esempio: supporto abitativo, connessione, spazi di lavoro condivisi) o fiscali a favore dei lavoratori che scelgono di tornare nel proprio territorio d’origine. In parallelo, sarà promossa una campagna informativa regionale dal titolo: “Torna nel tuo Molise”. L’iniziativa sarà finalizzata a:

  • raccogliere manifestazioni d’interesse da parte dei lavoratori pubblici molisani attualmente fuori regione;
  • costruire un primo database regionale delle professionalità disponibili;
  • rilanciare un senso di appartenenza e di possibilità legato al territorio d’origine.

Un aspetto fondamentale della proposta riguarda anche il tema della sicurezza nelle comunità locali: il ritorno di lavoratori over 45 nei territori molisani, oltre a contrastare lo spopolamento, contribuirebbe in modo significativo anche alla sicurezza delle comunità sempre più anziane: la presenza stabile di familiari e adulti attivi rafforza le reti di cura informale, garantisce assistenza tempestiva, sostiene la vigilanza quotidiana e rafforza la coesione sociale nei borghi fragili.” Il Molise, per la sua dimensione ridotta e le caratteristiche demografiche, si presta idealmente ad accogliere un progetto pilota nazionale, monitorabile, valutabile e replicabile anche in altre regioni italiane afflitte dagli stessi problemi. La proposta, concreta e realizzabile, mira a ricostruire un legame forte tra i cittadini e la propria terra, offrendo la possibilità di lavorare per lo Stato rimanendo, o tornando, nei luoghi d’origine.»

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