Un anno e otto mesi. E’ questa la condanna inflitta dalla Corte di Appello di Milano per le spese pazze nella Regione Lombardia.
Nel caso “Rimborsopoli” le condanne riguardano il figlio di Umberto Bossi, Nicole Minetti ha patteggiato un anno e un mese. Confermate le condanne a un anno e otto mesi per l’attuale capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, e un anno e mezzo per l’eurodeputato Angelo Ciocca. Stessa condanna anche per il parlamentare Jari Colla, commissario della Lega Molise. Il nome di Colla si associa a quello di Fabrizio Cecchetti e Ugo Parolo. Per tutti loro l’accusa era di peculato. I fatti contestati si sono verificati tra il 2008 e il 2012. La guardia di finanza, coordinata dalla Procura, era riuscita a sgominare un sistema basato su rimborsi illeciti per l’acquisto di prodotti personali. Nelle “spese pazze” infatti configuravano l’acquisto di Gratta e vinci, cene, banchetti di nozze e feste. Per non parlare anche di salumi, sigarette e viaggi. E poi drink o lunch in locali di lusso, i costi di sigarette, Red Bull e di videogiochi e anche l’acquisto di ‘Mignottocrazia’ il libro di Paolo Guzzanti. In totale sono stati rimborsati da Regione oltre tre milioni di euro. La pena più alta sono i 4 anni e 2 mesi per l’ex capogruppo della Lega Stefano Galli che risponde sia di peculato sia di truffa in quanto avrebbe fatto ottenere una consulenza da 196mila euro al genero, anche lui tra gli imputati (l’unico a non essere un politico) e si sarebbe fatto pure rimborsare oltre 6mila euro per il banchetto del matrimonio della figlia.
Nella gran parte dei casi è stata sospesa la pena con la non menzione e solo per alcuni disposte le pene accessorie. La Regione era stata già risarcita a suo tempo. Le motivazioni saranno depositate in 90 giorni.






























