di Redazione

Il 9 agosto 2025 si svolgerà la terza edizione dell’evento “Storie del Medioevo – Monteroduni A.D. 1193”, una rievocazione storica che intende riproporre, l’atmosfera del basso Medioevo, rappresentando le lotte tra Normanni e Svevi per il Regno di Sicilia, che coinvolsero anche il territorio molisano. L’evento intende far riemergere  fatti storici ma soprattutto vuole riportare, per un giorno, Monteroduni nel Medioevo. Ci sarà un corteo storico che prenderà vita alle ore 18:00 appena fuori la parte più antica del paese e attraverserà l’intero borgo, fino a terminare nel maestoso giardino del Castello Pignatelli. Sarà composto da una corte, formata da circa 60 figuranti. Saranno infatti presenti: l’associazione Rodolfo De Moulins di Bojano, che ogni anno organizza, anch’essa, una rievocazione storica, dedicata al Conte da cui prende il nome la Regione Molise; il gruppo sbandieratori Città di Sessa Aurunca, attivo dal 1976; la compagnia di danza medievale De Peroscia, da Perugia. Nel corso del corteo ci saranno soste nelle varie piazze del paese, nelle quali si terrà lo spettacolo degli sbandieratori e giovani attori interpreteranno le scene fondamentali dell’evento storico rappresentato, con particolare riferimento alla battaglia che vide perire Bertoldo. Terminato il corteo, il paese si trasformerà in un borgo medievale. I “Giullari di spade Musici”, artisti di musica tradizionale ed inedita che utilizzano cornamuse, strumenti a corde e percussioni, si esibiranno in Piazza Municipio; in Via Colle, accanto al Castello Pignatelli, danzerà la compagnia De Peroscia; le viuzze e le stradine del borgo saranno animate dall’Equipe “La Corte in festa”, artisti di strada. Spazio anche per l’artigiano locale e per giochi medievali, costruiti da abili artigiani locali. Non mancherà lo spazio gastronomico, con stand che proporranno piatti della tradizione locale.

Articolo precedenteUn agricoltore racconta il cambiamento che ha comportato l’introduzione dei pannelli solari nei campi: “Prima guadagnavo 100 euro per ettaro, ora ne guadagno 1.900”
Articolo successivoPresidente Roberti risponde all’interrogazione del consigliere Gravina: chiarezza e responsabilità nel dialogo con RRH