di Redazione
Un progetto del PNRR che unisce inclusione, dignità e futuro. Un traguardo importante per l’Ambito Territoriale e Sociale del Comune di Venafro: nuove opportunità per le persone con disabilità attraverso il diritto all’abitare, al lavoro e all’autonomia personale. Prevista per la mattinata di venerdi 25 luglio alle ore 10:30, in Via Quinto Orazio Flacco, l’inaugurazione ufficiale di un appartamento destinato alle persone con disabilità, pensato per accompagnarle in un percorso di autonomia, indipendenza e piena partecipazione alla vita sociale. L’iniziativa nasce nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 5, Inclusione e Coesione – Componente 2 – Investimento 1.2, dedicata allo sviluppo di infrastrutture sociali a supporto delle fasce più fragili della popolazione, e rappresenta una tappa fondamentale del lavoro svolto dall’Ambito Territoriale e Sociale del Comune di Venafro, che ha creduto e investito in un progetto fortemente orientato al futuro. L’evento vedrà la partecipazione di consiglieri e parlamentari regionali, chiamati a condividere questo momento simbolico e concreto di costruzione di una comunità più equa e accessibile. La presenza delle istituzioni regionali testimonia l’attenzione verso le politiche sociali e l’importanza di interventi che, partendo dai territori, creano reti solidali e percorsi virtuosi. Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: garantire alle persone con disabilità – anche in condizioni di maggiore fragilità e in assenza di una rete familiare – la possibilità di vivere una vita piena, libera e autodeterminata. Non si tratta solo di mettere a disposizione un’abitazione, ma di costruire intorno ad essa un sistema integrato di accompagnamento sociale, servizi sanitari di prossimità, tirocini lavorativi e percorsi formativi su misura. L’appartamento che sarà inaugurato il 25 luglio ospiterà beneficiari già coinvolti in un cammino personalizzato che unisce lavoro, abitare e formazione. Alcuni di loro stanno già concludendo i tirocini di inserimento lavorativo, mentre nei prossimi mesi prenderanno il via percorsi professionali progettati sulla base delle loro attitudini, potenzialità e desideri. L’obiettivo è rendere ogni persona parte attiva del proprio destino, potenziando competenze e autostima. Complessivamente, il progetto coinvolge 12 beneficiari provenienti da diverse aree del territorio: 6 residenti a Venafro, 3 ad Agnone e 3 nella zona Riccia/Bojano. Un segnale importante di visione intercomunale e di pianificazione condivisa, che ha visto la collaborazione tra amministrazioni locali, operatori sociali, enti del Terzo Settore e strutture tecniche. Una sinergia che ha saputo valorizzare le risorse disponibili, trasformandole in opportunità concrete per i cittadini. Angelamaria Tommasone, Presidente dell’Ambito Territoriale Sociale di Venafro, esprime grande soddisfazione per il traguardo raggiunto: «Questo appartamento non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di emancipazione, un laboratorio di vita dove i nostri ragazzi potranno costruire la propria autonomia. Ognuno di loro porta con sé un vissuto complesso e unico, e noi come istituzioni abbiamo il dovere di creare gli strumenti perché possano autodeterminarsi, lavorare, abitare, scegliere. È il senso più profondo dell’inclusione. Questo progetto dimostra che quando si lavora insieme, con responsabilità e visione, il cambiamento è possibile». L’inaugurazione rappresenta anche un momento di condivisione con la comunità locale, che sarà chiamata ad accogliere, sostenere e partecipare a questo nuovo modello di convivenza sociale, aperto e solidale. L’appartamento di Via Quinto Orazio Flacco sarà molto più di una casa: sarà un ambiente in cui si cresce, si sbaglia, si migliora, si sperimenta. Uno spazio dove l’autonomia non è mai solitudine, ma conquista personale sostenuta da relazioni significative. Un modello replicabile che guarda al futuro con fiducia. L’assessorato e l’Ambito Territoriale e Sociale del Comune di Venafro continueranno su questa strada, puntando a rafforzare la rete dei servizi per la disabilità, ampliare le opportunità di inserimento lavorativo e costruire una società davvero inclusiva, dove nessuno venga lasciato indietro.






























