La recente competizione elettorale al Consorzio di Bonifica di Venafro ha suscitato non poche polemiche e discussioni tra i vari attori coinvolti. La lista che fa riferimento a Raffaele Cotugno ha ottenuto una netta vittoria, ma il risultato ha sollevato interrogativi e sospetti, da parte degli addetti ai lavori, in particolare riguardo alla seconda fascia elettorale. Le elezioni, infatti, sembrerebbero aver subito un’evoluzione inattesa da un giorno all’altro su detta fascia, generando dubbi in particolare anche sulla prima.

A” preoccupare” è soprattutto il divario tra i risultati della prima fascia, che appare palesemente anomalo.
I seggi, presieduti quasi esclusivamente da uomini e donne che fanno parte del cosiddetto “sistema Stefania”, hanno alimentato ulteriormente le voci.

In aggiunta, ci sono voci secondo cui si starebbe tentando di escludere la minoranza da ogni forma di rappresentanza all’interno dell’organo consortile. Tale scenario sarebbe altamente preoccupante, se dovesse essere veritiero, poiché delegittimerebbe la funzione democratica del Consorzio, fondamento essenziale per la sua operatività e il suo rispetto delle normative.

Tuttavia, auspichiamo che queste indiscrezioni non trovino riscontro nella realtà e che i risultati elettorali siano il frutto di un processo trasparente e regolare. È fondamentale che venga garantita una supervisione adeguata, affinché si possa mantenere la fiducia dei cittadini nel sistema di governance del Consorzio di Bonifica di Venafro. Solo così sarà possibile costruire un futuro collaborativo, veramente democratico e rispettoso delle diverse istanze presenti sul territorio.

Redazione

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