Progetto imprenditore termolese con Ecoworld e Wildlife Service

Le tecnologie antinquinamento di un imprenditore molisano, Domenico Guidotti, sbarcano in Kenya: le imbarcazioni della Guidotti Ship e i sistemi di intervento marino con droni e rov della start-up Innovation Sea saranno impiegati lungo la costa africana per attività di contrasto alla plastica in mare e per la tutela dell’ambiente.
Il progetto internazionale – che punta anche a portare aiuti concreti ai minori che affollano i villaggi tra Watamu, Kilifi e Malindi – è stato sancito da un protocollo d’intesa sottoscritto con la Ecoworld, azienda keniana specializzata nella raccolta di rifiuti, e la Wildlife Service, l’ente governativo per la gestione del Parco nazionale marino di Watamu; prima della sottoscrizione dell’accordo l’imprenditore ha incontrato l’ambasciatore italiano a Nairobi, Vincenzo Del Monaco.
Guidotti e i suoi collaboratori hanno condotto nei giorni scorsi un monitoraggio del territorio nei luoghi dove dovranno effettuare le operazioni antinquinamento con l’obiettivo prioritario di ripulire i fondali, spiagge e zone marine.
“Sono molto contento di questo accordo – dichiara Guidotti all’ANSA – : è un’attività che abbiamo già attivato sulla costa del Molise.

Svilupperemo un progetto grazie al quale utilizzeremo imbarcazioni antinquinamento e tecnologie all’avanguardia con i droni e i rov sottomarini ed effettueremo anche il riconoscimento dei rifiuti con una blockchain insieme all’azienda locale Ecoworld e all’ente governativo del paese.
Riusciremo a raccogliere con mezzi tecnologici la plastica e a riciclarla direttamente dal Kenya, mentre ora si raccoglie a mano.

In questa iniziativa stiamo coinvolgendo l’università di Napoli con il corso di Oceonografia e l’università di Nairobi”.
Nell’ambito del progetto c’è spazio anche per la solidarietà verso i più piccoli. “In occasione del viaggio – spiega Guidotti – insieme al mio collaboratore Alberto Pascucci abbiamo riempito quattro valigie con quasi 100 kg di materiale tra penne, quaderni, matite e abbigliamento, consegnando tutto di persona ad una scuola con dormitoio annesso con 350 bambini. Sicuramente torneremo in Kenya e stiamo valutando di trasferire un container di materiale utile per i piccoli dell’orfanotrofio”.

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