di Redazione

Dalla Segreteria Regionale FIALC – CISAL del  MOLISE, Antonio Martone, “invia”  una lettera aperta al Presidente della Regione Molise Ing. Francesco Roberti sulla vicenda Ex Unilever di Pozzilli.

«Egregio Presidente, le scriviamo con l’urgenza e la preoccupazione che meritano il futuro dei lavoratori, delle imprese e del territorio molisano, messi a rischio dalla vertenza dello stabilimento ex-Unilever di Pozzilli. Questo intervento diretto è motivato dalla necessità di tutelare la dignità di tutti i cittadini e il rispetto per le Istituzioni. Lei, inoltre, è stato coinvolto, per conoscenza, dal Suo assessore, che è delegato alla Vertenza Unilever. La vertenza Unilever non è solo una crisi da gestire ma un’ opportunità per dimostrare la capacità delle istituzioni di agire con prontezza e trasparenza per i propri cittadini. I lavoratori, le imprese e il territorio si aspettano un segnale forte, non promesse o alibi. Chiediamo a Lei in qualità di massima espressione della nostra Regione, di farsi garante di un’azione concreta, di guidare un percorso che dia finalmente risposte certe e un futuro dignitoso a Pozzilli e all’intero Molise – continua Martone – È tempo di agire, insieme, per onorare la fiducia di chi Lei rappresenta. Mostriamo che il Molise sa costruire il proprio futuro, con fatti e non solo con parole. Presidente – si interroga ancora Martone – è davvero possibile che i lavoratori vengano trattati con una tale spavalderia, bersagliati da proclami illusori che il tempo ha già smentito in modo clamoroso? Fino a quando si continuerà a prendere in giro la dignità di queste persone? I lavoratori nutrono forti dubbi sul fatto che Lei sia sempre stato informato dai Suoi Assessori e dalle loro iniziative, ma il Suo silenzio, ora, è preoccupante. Gli interessi dei lavoratori Unilever, delle imprese dell’indotto smantellato e del territorio richiedono chiarezza e azioni coerenti. La richiesta di un tavolo congiunto avanzata dall’assessore è in netto contrasto con i principi del bando del programma “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” (GOL) del 06.06.2025, fatto per i dipendenti Unilever in Cassa Integrazione. Il bando, infatti, riporta testualmente: Il salvataggio dello stabilimento ex-Unilever ha trovato compimento con l’accordo, nella sede di Invitalia, che ha dato il via libera al finanziamento del progetto da 109 milioni… La suddetta richiesta non è coerente nemmeno con il percorso fatto dall’assessore preposto: a dicembre 2024, in una conferenza stampa, annunciava l’avvio degli ordini dei macchinari per gennaio2025; a marzo 2025, ad Agnone, annunciava l’ennesima richiesta di un tavolo congiunto da farsi al Ministero; il 3 maggio preannunciava, per l’ennesima volta, che entro il 15 maggio sarebbe arrivata la firma di Invitalia; a settembre 2025, dopo mesi di silenzio, arriva la nuova richiesta del tavolo congiunto. Questa richiesta dell’assessore ci appare come un gesto di chi ignora il passato, trattando il presente come l’ anno zero. La richiesta fatta dall’assessore al Ministro Urso è inappropriata e superflua. Il Ministro ha già espresso il suo parere favorevole nel 2023, pertanto non è più un interlocutore diretto per la questione. Questo approccio sembra piuttosto un pretesto per evitare le proprie responsabilità, dato che l’assessore avrebbe l’autorità per convocare autonomamente il tavolo congiunto. Ci sembrato inoltre, un atto che in questo momento crei alibi a chi avrebbe dovuto giustificare, soprattutto alla multinazionale, i tempi così lunghi per una riconversione. Siamo scettici sulla riuscita di un tavolo congiunto, conoscendo la posizione di Invitalia che dichiara: “nei mesi scorsi, abbiamo dato il via libera alla riconversione…U. Siamo, tuttavia, ansiosi di conoscere la Sua opinione e le Sue decisioni per tutelare la dignità, l’economia e la moralità del territorio che Lei e tutti i Suoi colleghi rappresentate. I lavoratori sono sempre attenti all’impegno regionale. Concludiamo con una citazione: “La misura di un uomo non si vede in que o che possiede, ma in quello che fa per gli altri.” (Martin Luther King Jr.) Cordiali saluti.»

 

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